Essere genitori

Essere genitori

ESSERE GENITORI

Quanto spesso i genitori danno così tanto ai propri figli e quanto spesso i figli non se ne accorgono neppure. Quanto spesso i figli si dedicano così tanto ai propri genitori e i genitori non sanno cosa questo significhi ed implichi.

Uno dei cardini degli “Ordini dell’amore”, i principi interiori scoperti da Bert Hellinger, il padre delle Costellazioni Familiari, in decenni di studio e ricerca e di esperienza nel campo delle costellazioni, è rappresentato da queste parole:

I genitori danno e i figli prendono

Questo a significare che il flusso dei genitori che danno e dei figli che prendono è quello più giusto e naturale, solo così le cose possono davvero funzionare.

I genitori danno ed i figli prendono e guardano avanti alla loro vita e quanto hanno ricevuto dai genitori lo passeranno un giorno avanti a loro volta: costruendo una famiglia, mettendo al mondo i loro figli o contribuendo con il loro lavoro o in altro modo al benessere della comunità in cui vivono.

Ed i genitori, in una condizione di normalità, danno così tanto che comunque un figlio mai sarebbe in grado di compensare tutto ciò che riceve.

Questo articolo è dedicato ad alcune riflessioni che possono aiutare a comprendere quando questo movimento naturale del dare dei genitori e del prendere dei figli è rispettato. E anche quando invece si creano disordini che possono condurre a situazioni interiormente difficili da sostenere, sia per i genitori che per i figli.

 

Essere genitori: i segnali rassicuranti

Quali sono alcuni segnali importanti che possono far comprendere che questo ordine dell’amore tra genitori e figli è rispettato? Che le cose stanno davvero funzionando e andando in una direzione sana e virtuosa in cui poter essere genitori che occupano il proprio posto di genitori? E che allo stesso tempo permettono ai propri figli di occupare il loro posto di figli e solo quello?

Eccone alcuni esempi.

Vedere un figlio o una figlia che, a maggior ragione se fin da piccoli:

  1. prendono dai genitori dandoli per scontati e non preoccupandosi per loro
  2. corrono con piacere verso la loro vita, le loro cose, i loro interessi facendolo senza senso di colpa verso i genitori
  3. si prendono la loro parte di contributo in famiglia facendo ciò che dai genitori viene loro chiesto di fare
  4. dei genitori non si preoccupano ma da loro hanno imparato, e dimostrano verso gli altri la capacità di guardarli e vederli con un occhio presente e sensibile.

 

Sono i figli che, una volta cresciuti, sono in grado di fare le loro scelte di vita indipendentemente da ciò che pensano o vorrebbero i genitori. E questo nei più diversi aspetti della vita: nel costruire una coppia, nella scelta del proprio lavoro, nella possibilità di decidere di andare a vivere lontano dai genitori, lì dove la vita li sta chiamando.

Sono segnali che a un genitore ad un primo impatto possono non far piacere anche se, per fortuna, sono segnali che spesso i genitori ricevono.

Colti invece nel modo giusto, anche se forse inusuale nel nostro contesto sociale più comune, offrono la possibilità di essere genitori che:

  • cominciano a comprendere quanto siano importanti come conferma che la relazione con i propri figli è sana e sta fluendo nel modo più giusto e naturale
  • possono capire che questo è il metro di misura più importante come conferma di esserci stati nel modo giusto per i propri figli
  • cominciano ad avere la consapevolezza di quanto sia stato importante e possibile ricercare e nutrirsi altrove e in altro modo di ciò che invece spesso si cerca nei e dai propri figli.

 

Essere genitori: i segnali “allarmanti”

Quali sono invece i segnali che le cose non stanno funzionando? Che nell’essere genitori non si sta occupando il proprio posto di genitori? E che i figli non sono al loro posto di figli?

Tra quelli più significativi possiamo considerare che un figlio o una figlia, indipendentemente dalla loro età:

  1. si preoccupino per i genitori e vogliano e cerchino di prendersi cura di loro
  2. si sentano in diritto di giudicare i genitori, di dire loro come dovrebbero vivere la loro vita e di dare loro consigli
  3. facciano per un genitore da spalla su cui sfogarsi e magari lo consolino, spesso anche su qualcosa che riguarda l’altro genitore
  4. anticipino i bisogni dei genitori e si comportino più come un genitore che come un figlio o una figlia.

 

Alcune di queste sono tematiche forse ancora poco conosciute o consapevolizzate. E in questo senso ogni genitore ha fatto sempre e comunque del suo meglio con le conoscenze e le possibilità che ha avuto.

Perché spesso nel pensare comune sembra aver valore addirittura il contrario.
Ad esempio frequente è il pensiero di essere genitori in gamba e che i figli sono bravi figli quando questi ultimi si prendono in qualche modo cura dei genitori, anche quando questi sono ancora giovani e capaci.

O che, una volta adulti, continuano a fare ciò che i genitori vogliono da loro a dispetto dei loro aneliti più profondi.

Quanto spesso accade ancor oggi che solo così i figli possano rappresentare motivo di orgoglio e di vanto da parte dei genitori nei confronti degli altri? Che solo così i figli possano essere considerati dei bravi figli…

 

Il ruolo delle Costellazioni Familiari

In tutto questo non può essere dimenticato che un genitore è sempre e comunque innanzitutto una persona e come tale alla ricerca di un riconoscimento e di soddisfare il proprio bisogno di essere visto e considerato e supportato. Ciò che diventa allora importante è che questo possa avvenire come e dove è giusto e possibile che questo avvenga.

Mai dovrebbe essere ricercato o voluto o dato per scontato dai propri figli.

In questo le costellazioni familiari possono rappresentare un valido aiuto per tutti, genitori e figli, rendendo ad esempio possibile per un genitore:

  • poter davvero occupare il proprio posto di genitore
  • imparare ad appoggiarsi, a prendere e a nutrirsi interiormente nel modo e nel posto giusti
  • permettere ed indirizzare i propri figli ad occupare solo il loro posto di figli
  • comprendere sempre di più quando e come ciascuno è al proprio posto e quanto questo sia benefico per tutti
  • smettere di dare troppo o di fare troppo per i propri figli
  • non cercare più di trattenere i propri figli pensando così di proteggerli, ma un passo alla volta, mano a mano che crescono, lasciandoli liberi di seguire e realizzare la loro vita.

 

I genitori danno e i figli prendono.

In tutto questo il metro di misura forse più importante di quanto si riesce ad applicare questo ordine dell’amore tra genitori e figli è proprio dato dall’indipendenza e dalla sicurezza con cui i figli si muovono nel mondo, se lo fanno senza timori ma anzi con fiducia e piacere nel fare le loro cose in autonomia anche in assenza dei genitori e senza aver bisogno del loro benestare.

Ciò significa forse aver sbagliato tutto come genitore se non è così?

No, questo articolo è solo uno spunto di riflessione, un possibile punto di partenza per aprirsi a una nuova visione delle cose e, se lo si vuole, a poter cominciare a cogliere nuove possibilità per il futuro.

Nella consapevolezza che comunque un genitore è e rimane innanzitutto un essere umano, non è né perfetto né risolto e dunque fa e continuerà a fare anche degli errori, non potrebbe essere diversamente.

Nella consapevolezza che vi è un livello in cui anche grazie a questi “errori” è proprio il genitore perfetto per i suoi figli.

Allo stesso tempo nella consapevolezza che questa non è una giustificazione sufficiente per non fare nulla nel momento in cui si comprende che qualcosa di diverso potrebbe essere di grande utilità, per se stessi, per i propri figli e probabilmente per molti altri.

Vuoi ricevere le date degli incontri, dei corsi e le altre iniziative in presenza e su Zoom?

Se ti fa piacere qui puoi iscriverti alla newsletter. Io stessa non amo ricevere newsletter frequenti e martellanti e la invierò solo in occasione di date, informazioni e novità che possano avere un senso per te. E, se lo vorrai, in qualsiasi momento potrai cancellarti in autonomia.

Mara Tomasetig
mara@cosmoorigin.it

Sono Mara Tomasetig, Costellatrice Familiare allieva diretta di Bert Hellinger e Diplomata Original Hellinger®. Sono anche una Coach e insegnante di Costellazioni Familiari. Ti aiuto ad andare a guardare e a fare luce su ciò che nella tua vita non sta fluendo come vorresti, a risolvere quel problema, a trovare o ritrovare il tuo posto affinché tu possa realizzarti, nella vita e nel lavoro.

No Comments

Post A Comment